TERRITORI 2022

Varese, Pietro Macchione Editore, 2022
pp. 242, 17x24 cm
€ 20,00
ISBN: 978-88-6570-751-7
 

Un traguardo minimo, ma da festeggiare, questo secondo numero di Territori. Che ci conferma come davvero avesse senso la scommessa di allargare le prospettive verso approfondimenti, analisi e riletture che ribadissero la volontà, come si era detto in apertura del primo numero, di dar forma ai luoghi delle nostre aggregazioni come a complesse costruzioni culturali: àmbiti di relazione e di transito, che non restano mai uguali a se stessi, modellati come sono dalle pratiche sociali che vi si esprimono. In questo senso, il territorio si presenta come uno straordinario palinsesto, continuamente riscritto: i suoi segni materiali si riorganizzano in una specie di “sintassi mobile”. Il territorio si offre al nostro sguardo come un grande testo di storia, che ha bisogno di essere letto, studiato, interrogato, interpretato. Occorrono strumenti per essere in grado di farlo. E occorre anche che l’attenzione per questi temi si allarghi fino a definire delle convergenze di interessi, accompagnate, come è auspicabile, da verifiche periodiche e scelte operative, perché tutto questo possa davvero essere avvertito come parte della nostra vita e si sottragga al consueto pedaggio da versare alla routine dell’ovvio: solo così condivideremo la sorpresa di una continua scoperta. Questa l’ambizione di Territori, e vorremmo che questo secondo numero, più che allungare il catalogo dei temi censiti, punti piuttosto a ribadire le ragioni essenziali del progetto, entro il quale concetti come sorpresa e scoperta si definiscono come valori dominanti. A partire magari da dettagli già noti e (apparentemente) già conosciuti, che appartengono da sempre alla nostra cultura. Una breve riflessione su quest’ultimo punto potrebbe tornar utile a chiudere questo essenziale percorso.

Gianmarco Gaspari – Enzo R. Laforgia

(dalla Presentazione del volume)

Territori 2022 copertina